I fattori che hanno influenzato la cultura Hip Hop sono complessi e numerosi. La società multiculturale di New York è il risultato di diverse influenze culturali, che hanno avuto modo di esprimersi liberamente all'interno delle discipline dell'hip hop.
Grande rilievo sulla nascita della cultura hip hop ha l’influenza africana con la sua storia, la deportazione ed il colonialismo; infatti alcune tradizioni di questo popolo migrarono negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nei Caraibi con lo schiavismo che portò, appunto, gli africani nel “Nuovo Mondo”. E’ importante ricordare che anche elementi dello stile e tecniche di rapping si possono far risalire ai griot dell'Africa Occidentale; il griot, infatti, era un poeta e cantore che svolgeva il ruolo di conservare la tradizione orale degli antenati e, in alcuni contesti storici pre-coloniali, aveva anche il compito di interprete ed ambasciatore. Questa figura ha ancora oggi una propria funzione nelle comunità dei paesi dell'Africa occidentale sub-sahariana.
Dub
Un’altra tra le più importanti influenze, sia per la cultura sia per la musica hip hop, proviene dal genere musicale chiamato dub. Il dub, nato in Giamaica attorno alla seconda metà degli anni sessanta, prende il suo nome dalla pratica del dubbing instrumental, ossia la pubblicazione della versione ritmica sul Lato B dei singoli in formato 45 giri dei brani di musica reggae.
Figura chiave del genere dub è il produttore discografico King Tubby, nome d'arte di Osbourne Ruddock, (Kingston, 28 gennaio 1941 – Kingston, 6 febbraio 1989), il quale è famoso per esserne stato l'inventore e promotore del suo sviluppo e della sua definizione a genere musicale vero e proprio, a partire dalla fine degli anni sessanta e per tutti gli anni settanta. La carriera musicale di King Tubby iniziò nelle strade di Kingston, intrattenendo e facendo ballare la gente con la sua musica. Grazie al suo talento come riparatore di radio, Tubby divenne presto molto richiesto dai principali sound system della città, poiché il clima tropicale della Giamaica, unito ai sabotaggi dei gestori rivali dei vari sound system, causavano molti malfunzionamenti delle apparecchiature.
Tubby fondò presto un suo sound system, ovvero il Tubby's Hometown Hi-Fi, che divenne un successo per l'elevata qualità del suo suono, dischi esclusivi e l’introduzione degli effetti sonori di echo e riverbero, in quegli anni una vera novità. Incise dischi per il produttore Duke Reid, una delle figure più potenti del nascente mercato discografico giamaicano. La notorietà di Tubby cresceva; alla richiesta di produrre versioni strumentali di canzoni per i toaster dei sound system, cominciò a rimuovere dai brani la traccia contenente la voce e presto si rese conto che le basi strumentali potevano essere rielaborate ed enfatizzate attraverso il lavoro al mixer e l’aggiunta di singoli effetti sonori. L’incredibile popolarità di questi primi remix rese Tubby famoso a Kingston, tanto da spingerlo, nel 1971, ad aprire un proprio studio di registrazione. Negli anni settanta le sue tecniche innovative attirarono l’attenzione di musicisti di tutto il mondo e la combinazione di vecchi macchinari e nuove tecnologie divennero il punto forte del suo marchio di fabbrica. Portando strumenti e voci dentro e fuori dal mix (letteralmente "dubbandoli") Tubby creò un nuovo genere musicale, conosciuto come musica dub. Remixò tracce di tutti i principali produttori giamaicani e non solo, ampliò il suo studio in modo da poter registrare le voci sopra i nastri contenenti tracce strumentali che gli portavano i vari produttori, dando così vita ad una nuova “combinazione” di voci e suoni conosciuta come voicing.
Considerato il gran numero di etichette, di artisti e produttori con i quali lavorò è difficile stilare la discografia completa del lavoro di produzione di King Tubby. Il suo nome è accreditato su centinaia di b-side, con la possibilità che molte altre furono fatte da lui e tuttavia non riconosciutegli. Alla fine degli anni settanta King Tubby si ritirò dalla scena musicale. Poco dopo, gli MC (Master of Ceremonies) che accompagnavano la musica nei locali, iniziarono a parlare sopra le parti strumentali dei dischi; tra questi vanno ricordati U-Roy, Dr. Alimantado e Dillinger, i quali diventarono, in seguito, popolari performer di questo particolare genere e di questa tradizione che continua tuttora in quella che viene chiamata musica Dancehall. Nel 1990, poi, furono gli immigrati giamaicani a divulgare il dub a New York, iniziando a lavorare nelle feste delle comunità, nelle piste di pattinaggio o direttamente in strada.
Blues
Un'altra significativa influenza proviene dalla musica blues ed in particolare dal fenomeno del call and response, ovvero chiama e rispondi. Il call and response è un susseguirsi di due frasi musicali distinte, solitamente suonate da musicisti diversi, in cui la seconda frase è quasi come un commento diretto o di risposta alla prima. Il call and response sopravviveva alla tradizione del toasting, altra fondamentale forma di espressione orale della musica hip hop, che prese piede nei primi anni 90, con la nascita delle battles (battaglie) tra Mc.
Toasting
Il toasting (o toastin' o toast o chatting) è uno stile vocale usato nella musica reggae e consiste nel parlare o cantare/cantilenare sopra un riddim o un beat, ovvero parti di brani musicali essenzialmente composte da percussioni. È composto da un flusso sonoro ininterrotto, all'interno del quale le parole sono spesso abbreviate, storpiate o pronunciate molto rapidamente.
Il toasting deriva dalla tradizione musicale africana e afroamericana ed emerse già negli anni sessanta in quello stile di reggae chiamato dj style. La tecnica del toasting fu lo stile precursore della musica rap, che si sviluppò a New York nel 1970 proprio ispirandosi al dj style giamaicano.
• Toasting degli afroamericani
Il toasting fa parte della tradizione urbana afroamericana dalla fine della Guerra di Secessione come parte della tradizione orale, derivata dall'esperienza africana dei griot. Le storie afroamericane parlano solitamente di eroi intelligenti e non del tutto sottoposti alle regole, i quali utilizzano la loro arguzia per sconfiggere gli avversari. I toaster continuano la tradizione orale del racconto di leggende e mitologie delle comunità in riunioni per strada, o agli angoli delle vie, nei bar e nei centri della comunità, biblioteche e campus universitari. Così come generalmente per le tradizioni orali ed ad altre forme d'arte afroamericane come il blues, il toasting è in mix di ripetizione ed improvvisazione. Ci sono versioni discordanti riguardo i più conosciuti toast, spesso incoerenti nei dettagli. Storicamente il toast è fortemente incentrato sulla figura maschile e utilizza un linguaggio profano o tematiche a sfondo sessuale ma ne esistono anche versioni con temi familiari e decisamente meno aggressivi.
• Toasting giamaicano
Alla fine degli anni ’60 ed all'inizio degli anni ‘70 si sviluppò, dalla musica giamaicana, quello che venne chiamato DJ Style. I DJ che lavoravano anche come produttori di musica, suonavano le loro ultime creazioni musicali con impianti sonori mobili alle feste, aggiungendo toast o innesti vocali alla musica. Questi toast consistevano in commenti con tema di vanto, canto, rime semi-cantate, cantilene ritmate, grida e racconti in rima. King Tubby, del quale abbiamo già ampiamente parlato, era un giamaicano ingegnere del suono che creò tracce ritmiche prive di elementi vocali, utilizzate dai DJ per fare toasting grazie a vinili creati ad hoc (conosciuti come dub plate): questi vinili altro non erano che brani senza parti vocali, con aggiunta di eco ed altri effetti sonori.
Alla fine degli anni '60 tra i DJ che facevano toasting ricordiamo U-Roy e Dennis Alcapone, quest'ultimo conosciuto per aver mescolato il linguaggio da gangster con toni umoristici, nelle sue composizioni. Nei primi anni '70, invece, i toaster più conosciuti erano I-Roy (il suo soprannome era un omaggio ad U-Roy) e Dillinger, quest'ultimo conosciuto per il suo toasting fortemente umoristico.
Gli anni ‘80 decretarono la nascita del primo duo di toasting formato da DJ Michigan & Smiley e lo sviluppo del toasting anche al di fuori della Giamaica. Infatti, in Inghilterra, Pato Banton esplorò le sue radici caraibiche con un toasting ricco di humour e riferimenti politici, mentre, Ranking Roger, della band The Beat, mescolò il toasting giamaicano alla sua musica, che comprendeva ska, pop, ed alcune influenze punk. Il rimare ritmico della voce nel toasting giamaicano influenzò anche lo sviluppo del rap nella cultura afroamericana dell'hip hop e nella creazione dello stile conosciuto oggi come Dancehall.