Continuamo a parlare del popping, analizzando i vari stili che hanno influenzato questa danza nel corso degli anni.
Di seguito sono elencati, in ordine alfabetico, gli stili e i passi abbinabili al Popping, nati intorno agli anni ‘70 e che ritroviamo ancora oggi, anche nelle maggiori competizioni a livello internazionale:
Air Posing: è uno stile usato prevalentemente in chiusura di un'entrata. L'effetto che si vuole ottenere è quello di una sfumatura mediante dei piccoli molleggiamenti e rimbalzi effettuati dal ballerino. Spesso si eseguono camminando e, più precisamente, allontanandosi dalla scena, ruotando leggermente i piedi, creando un effetto molleggio e contemporaneamente piegando polsi, braccia, testa e gambe all'unisono, come in un respiro. Questo stile si esegue alternando i molleggi o respiri con dei passi. Vedremo quindi il ballerino fare un passo normalissimo, per poi molleggiare due volte, fare di nuovo un altro passo per creare l'effetto sfumatura ed allontanarsi dalla scena.
Animation: è forse uno degli stili più usati al mondo non solo dai poppers ma anche da tantissimi altri tipi di ballerini in svariate discipline. Il concetto di base è molto semplice, anche se può risultare difficile se si cerca di spiegare l'animation come stile a sè. La cosa principale da capire innanzitutto è il fatto che l'animation non è un "passo" ma bensì un qualcosa che completa e arricchisce altri passi. Letteralmente “animation” (animazione) vuol dire mimare qualcosa (un oggetto, un animale, un'azione). C'è da dire però che difficilmente vedrete in un contest di popping un ballerino interrompere la sua performance e cominciare a mimare qualcosa a meno che la musica non lo agevoli in questo. È bensì più facile che l'animation venga abbinata in maniera sottile a qualsiasi stile il ballerino stia eseguendo. Si avrà così una certa differenza fra un ballerino che esegue un semplice passo base come il fresno in maniera impersonale ed un altro che esegue il fresno con una certa mimica.
Backslide: letteralmente significa scivolare indietro, ed è quella camminata resa celebre dal mitico Michael Jackson alla quale, la popstar, diede il nome di moonwalker (“camminare sulla luna”). Le origini di questo proverbiale passo sono alquanto incerte. C'è chi ne attribuisce l'ideazione a Boogaloo Sam e chi lo fà risalire addirittura ad una variazione del tip tap opportunamente modificata. Ciò che ha reso questo passo così famoso in tutto il mondo è l'illusione magica che un buon ballerino crea nell'osservatore durante la sua esecuzione. Si ha infatti la sensazione che l'individuo pur camminando in avanti vada,come per magia, all'indietro quasi fosse attirato da una forza misteriosa, ed è il principio che regola tutti questi passi di scivolamenti come i gliding e gli sliding.
Boogaloo Style: è un altro degli stili più importanti del panorama hip hop. Inventato da Boogaloo Sam nel 1972 consiste nella circonduzione di alcune parti del corpo come la testa, il busto, il bacino e le gambe. In particolare le gambe si spostano per dare un effetto ancora più ampio grazie al quale il ballerino può cambiare direzione e pose durante la sua esecuzione. È un movimento molto comune che ritroviamo in tutte le danze dell'hip hop (Popping, Locking ,New Style, House e persino in alcune variazioni all'impiedi del Breaking).Molto morbido come stile non va assolutamente confuso con il waving style, anche se molto spesso i due si fondono dando vita ad una performance molto fluida che contrappone i movimenti più caotici delle waving a quelli più tecnici del boogaloo. Al boogaloo style si attribuiscono anche i legs roll che pur non essendo uno style vero e proprio sono un insieme di circonduzioni e giochi di gambe grazie al quale si arricchisce ulteriormente questo stile.
Boting / Robot: la parola boting deriva da roboting ed è forse uno degli stili di ballo hip hop più antichi insieme al breaking ed il locking. È tra l'altro uno degli stili più conosciuti al mondo nell'ambito hip hop, anche se spesso vi si attribuiscono erroneamente altri stili simili come il toyman, lo strobing, il ticking, lo stesso poppin' style e addirittura il waving style. Molto mimica come danza e poco musicale è comunque uno stile dal quale ogni popper che si rispetti non può prescindere dal conoscere, visto la sua influenza e le analogie col poppin'. A differenza di quest'ultimo non sono necessarie violente contrazioni muscolari ma degli stoping (blocchi sistematici del corpo), atti a mimare i movimenti idraulici dei robot. Esiste una scuola di pensiero secondo la quale il robot style potrebbe essere di due tipi, ovvero se da un lato l'uomo imita il robot cercando di essere quanto più inespressivo ed innaturale possibile, dall'altro il robot imita l'uomo. In questo modo avremmo un uomo che finge di essere un robot dalle caratteristiche umanoidi, date da una maggiora mimica facciale e da movimenti che se pur robotici imitano le consuete abitudini degli esseri umani.
Circle Glide: è un altro passo reso famoso da Michael Jackson. È una variazione dello sliding. Consiste nel far scivolare i piedi in modo da creare nell'osservatore l'illusione della rotazione circolare, come se il ballerino cercasse di camminare in avanti, ma una forza misteriosa lo facesse girare lentamente su se stesso. Una specie di “rewind” al rallenty.
Crazy Legs: letteralmente “gambe pazze” è uno stile che coinvolge soprattutto i piedi a differenza di ciò che potrebbe far intendere il nome.la pecularietà di questo stile stà nelle molteplici variazioni che si possono eseguire incrociando alternativamente i talloni e le punte dei piedi.E' uno stile fluido e veloce anche se non così morbido come le waving ed il boogaloo.Infatti mentre questi ultimi si confondono tra di loro il crazy legs spezza un pò la performance dei ballerini dando l'impressione d'improvvisa accelerazione dato da un veloce gioco di piedi.
Egyptian Twist: è uno stile molto buffo se vogliamo, mediante il quale il ballerino imita le posizioni dei geroglifici egizi dando vita ad un balletto che mira molto al mimo più che al creare un'illusione ottica nell'osservatore, così come invece accade per molti altri stili del popping. Ciò che lo caratterizza è soprattutto lo spostamento dei piedi all'unisono: sono rivolti entrambi a destra o entrambi a sinistra e ciò si ottiene spostando o solo le punte o solo i talloni contemporaneamente. Mentre ci si sposta le mani disegnano delle posizioni ad angolo retto così come avviene nel king tut, anche se non bisogna confondere questi due stili: nell'egyptian twist i piedi si spostano assieme e si hanno poche figure delle mani mentre nel king tut le varianti tra mani e braccia sono infinite ed i piedi si muovono liberamente o stanno fermi.
Filmore: caratteristica principale di questo stile sono i palmi delle mani sempre aperti e tesi a formare una linea continua con l'avambraccio, un pò come avviene per alcuni passaggi del king tut. A differenza di quest'ultimo però il ballerino non deve badare alle angolature geometriche ad angolo retto presenti nel tutting, ma è uno stile per così dire molto più morbido che richiede un continuo lavoro di cambio di passo con le gambe.
King Cobra: è uno stile formato dall'unione di più passi messi insieme. Viene usato dai ballerini per imitare il cobra in natura, mediante movenze morbide e abbastanza lente ma allo stesso tempo caotiche, caratteristiche del serpente. Mentre le braccia si muovono creando delle onde (waving) il corpo, il bacino e le gambe si torcono mediante dei boogaloo. Tutto avviene solitamente ruotando lentamente su se stessi per dare l'impressione del cobra danzante che viene fuori dalla cesta dall'incantatore di serpenti.
Liquid Pop: è uno stile molto simile al waving. La caratteristica principale che lo differenzia è che, mentre nello stile delle wavings il ballerino usa tutto il corpo per creare l'illusione di un'onda d'energia che lo attraversa isolando le varie parti del corpo, nel liquid pop ci si concentra soprattutto nelle mani che devono muoversi quasi continuamente e molto vicine tra di loro come fossero un unico corpo. Una specie di onda continua e frenetica che passa dalle punte delle dita di una mano all'altra senza sosta. L'abilità del ballerino sta nel cambiare continuamente direzione delle braccia e delle mani senza interrompere il flusso tra quest'ultime.
Master Flex: è un'evoluzione del twist-o-flex. Anche questo passo viene eseguito mediante isolazioni ed è molto schematico come movimento. Lascia ben poco all'immaginazione del ballerino tranne qualche piccola modifica. Il master flex di base si esegue sollevando un piede in avanti come quando si cammina,per poi portarlo indietro e appoggiarlo a terra. A questo punto si piega leggermente il busto in avanti e successivamente si piegano leggermente le ginocchia, dopodichè si ruota il busto in direzione opposta alla testa ed alle gambe. In seguito si ruotano testa e gambe in direzione del busto e ci si ritrova dritti dal lato opposto dal quale s'incomincia ad eseguire il movimento.
Neck-o-flex: si tratta di un unico passo con delle piccole varianti lasciate alla fantasia del ballerino. Consiste nel ruotare separatamente la testa che va posizionata da una spalla all'altra del corpo per poi partire col resto del corpo mentre la testa rimane ferma. In parole povere, se con la testa guardo alla mia sinistra, la ruoto fino a guardare alla mia destra mentre il corpo sta fermo. Una volta che guardo a destra ruoto il corpo lasciando la testa immobile finché non mi ritrovo a guardare di nuovo alla mia sinistra. Si può scegliere di girare in senso orario o antiorario, ruotare a destra e subito ritornare a sinistra, ruotare prima il busto e poi la testa o prima la testa e poi il busto. È molto semplice come passo ma se eseguito tecnicamente da un bellissimo effetto ottico per chi lo guarda.
Oldman: è uno stile basato sull'imitazione dell'uomo anziano, come se zoppicasse, anche se bisogna dire che, per chi conosce e ha visto questo stile, poco ha a che vedere con il camminare di un "vecchio". Infatti è probabile che il nome si riferisca al fatto che una gamba resta sempre tesa come se la si dovesse trascinare. Spostando prima la gamba e poi il corpo o viceversa e molto abbinabile al boogaloo. Questo stile ha analogie nell' “uomo anziano” solo per le pose che si assumono piuttosto che per come ci si muove. Nell'oldman non si cammina affatto ma ci si sposta sempre lateralmente.
Poppin’Style: come già detto in precedenza il poppin'style è caratterizzato da contrazioni muscolari chiamate pop (schiocco) o hit (colpo). Di fatto il poppin assume vari nomi nel tempo come hitting ma anche electric boogaloo o addiritura smurf in Europa ed in particolar modo in Francia.
Passo base del poppin' style è il “Fresno”, che prende il nome dalla città in cui fu inventato da Boogaloo Sam nel 1972. Il fresno non è altro che l'abbinamento della contrazione del corpo con l'iperstensione a scatto delle gambe, in modo da evidenziare maggiormente il colpo nel corpo del ballerino, facendolo vibrare. Tali contrazioni possono essere fatte singolarmente o intrecciate fra di loro ma sempre a ritmo di beat. A seconda della parte del corpo che il ballerino contrae avremo:
- pop neck (contrazione del collo);
- pop chest (contrazione del petto);
- pop arms (contrazione delle braccia);
- pop legs (contrazione delle gambe ed iperstensione all'altezza delle ginocchia).
Puppet: altro non è che l'imitazione di un burattino appeso a dei fili invisibili che si muove in modo goffo e poco articolato facendo sempre trasparire il ciondolare di braccia, testa e gambe. È uno stile poco usato ma se eseguito con la giusta mimica e la giusta tecnica può diventare veramente molto suggestivo agli occhi dell'osservatore, anche perché può risaltare l'elasticità del ballerino il quale deve essere in grado all'occorrenza di cadere a terra, come fosse privo di articolazioni.
Scarecrow: come il puppet è un'imitazione e più precisamente dello spaventapasseri. Come caratteristica principale riscontriamo il fatto di dover muovere le gambe e le braccia come fossero dei pezzi rigidi e non articolati e che quindi non vanno piegati all'altezza dei gomiti e delle ginocchia, mentre la cosa principale da tener presente sono i polsi sempre leggeri, in modo da avere le mani penzolanti. È proprio il contrasto fra la rigidità delle braccia e le mani inanimate a rendere questo stile inconfondibile e unico. Non è uno stile che necessita di grande tecnica e può essere eseguito sia contraendo i muscoli e quindi abbinandolo al poppin' style oppure stoppando semplicemente i movimenti.
Sleepy Style: è uno stile molto mimico mediante il quale il ballerino si finge ubriaco e barcolla da un lato all'altro come se stesse quasi per cadere, anche se alla fine riesce a
recuperare con uno scatto improvviso rimettendosi dritto, per poi ricominciare a barcollare. Un po’ come avviene per alcuni stili delle arti marziali, anche se qui non si colpisce e prevale l'aspetto scenico. Facilmente confondibile con l'animation, così come tutti gli stili mimici.
Sliding: è una variazione del back slide (scivolare all'indietro). Molto intuitiva come definizione, mentre nel backslide l'osservatore ha l'illusione che il ballerino scivoli magicamente all'indietro mentre cammina in avanti, nello sliding l'illusione è che il ballerino scivoli restando fermo sul posto nonostante cammini in avanti. L'origine di questo passo è pure incerta ma si ritiene possa risalire al tip tap. Spesso si abbina con altri tipi di scivolamenti coi piedi come il backslide ed il circle glide.
Slow motion / Rewind: sono due stili che vanno molto a braccetto, ma sembra doveroso sottolineare quanto sia facile vedere eseguire questi due stili insieme. Ciò accade perché sono due stili mimici di uno stesso ceppo e cioè i fotogrammi di un video. Si possono vedere al rallenty (slow motion) o si può riavvolgere la pellicola (rewind). È molto intuitivo capire questi stili anche se non ci vuole una grande tecnica per eseguirli. Quello che fa la differenza sta nell'inventiva del ballerino e nell'abilità che ha nel ricreare situazioni verosimili di un filmato. Un ballerino abile nello slow motion non si soffermerà solo a camminare lentamente ma ricreerà la mimica facciale adeguata chiudendo, ad esempio, gli occhi lentamente, oppure simulerà a dovere dei bruschi cambiamenti di direzione, o ancora il lento respiro di un uomo. Altresì dovra curare minuziosamente i particolari di una scena all'indietro ricreando i passi che aveva precedentemente fatto in avanti.
Snaking: è la simulazione del movimento sinuoso di due serpenti che s'incrociano fra di loro, fatto per mezzo delle braccia. L'effetto desiderato si raggiunge eseguendo delle waves con le braccia, di cui una sale e l'altra contemporaneamente scende. L'incrocio di questi serpenti virtuali può essere eseguito facendo scorrere le braccia sul posto, in avanti o all'indietro.
Spiderman: è uno stile del popping alquanto mimico e un po’ statico. Con questo stile il ballerino imita, muovendo le dita della mano freneticamente, le movenze delle zampe di ragni che possono camminare addosso al ballerino, ma anche stare al di fuori del corpo sospesi in aria. Non c'è molto da dire su questo fantomatico stile se non il fatto che da solo non avrebbe molto senso. Esso si associa infatti ad altri stili come waving, slow motion, rewind.
Strobing: come dice la parola stessa, è uno stile di danza che ha come suo punto caratteristico la luce “strobo” della discoteca, quella ad intermittenza veloce tanto per intenderci. Infatti i ballerini imitano mediante questo stile i movimenti a singhiozzo che si percepiscono sotto l'effetto di questo particolare tipo di luce. È associato a tantissimi altri stili fluidi come lo slow motion, l'animation o il waving style.
Ticking: è uno stile apparentemente uguale allo strobbing, ma non è affatto così. Sono due le differenze fondamentali tra questi due stili: la prima è che mentre nello strobbing il ballerino non deve eseguire delle contrazioni ma deve semplicemente stoppare i movimenti velocemente per ricreare l'illusione della luce strobo della discoteca, nel ticking pur stoppando alla stessa velocità deve anche eseguire delle contrazioni velocemente, cosa che rende il ticking più difficile e tecnico; La seconda è che mentre nello strobbing il ballerino può praticamente fare qualunque cosa purché stoppata velocemente, nel ticking deve prima allungare le braccia in una direzione per poi mimare,s empre contraendo i muscoli velocemente, una sorta di tiro alla fune, come se allungando le mani si aggrappasse a qualcosa, per poi raggiungerla lentamente e a fatica.
Toyman: tradotto sarebbe “uomo giocattolo”, e anche questo è uno stile mediante il quale si imita qualcosa. In questo caso gli oggetti in questione sono i pupazzi o le bambole. Può essere confuso da persone inesperte con la tecnica del robot, ma è ben diversa: è più movimentato e saltellante come stile e non necessita minimamente di contrazioni muscolari. Si può dire che sia una via di mezzo tra il filmore e lo scarcero, ma a differenza di quest'ultimo, le mani non sono inanimate e penzolanti ma formano un tutt'uno con l'avambraccio.
Twist-o-flex: molto simile al neck-o-flex. Anche quì si tratta di circonduzioni isolate di alcune parti del corpo ma a differenza del neck-o-flex ruotano pure i piedi accompagnati dal bacino. Si possono eseguire diverse varianti di questo passo ma nel passo base (quello eseguito maggiormente) si procede dall'alto verso il basso. Per prima si portano le braccia in alto facendo due piccoli passi indietro, successivamente si abbassano le mani portandole sui fianchi, si ruota il busto senza mai staccare le mani dai fianchi, si ruota il bacino in direzione del busto, poi si ruota la testa in direzione del busto e del bacino ed infine si uniscono i piedi mentre le mani finalmente si staccano dai fianchi e si distendono le braccia lungo il corpo in maniera naturale. Questo movimento può essere eseguito in parte o completo, da fermo o mentre si cammina o si gira, con due piedi a terra o con uno sollevato, tutto a discrezione del ballerino.
Vibrating: è molto semplice da capire e probabilmente di facile intuizione. Come dice la parola stessa, consiste nella capacità del ballerino di far letteralmente vibrare una o più parti del corpo. La tecnica consigliata è quella di piegare velocissimamente e in modo leggerissimo le gambe o anche solo quella di appoggio, se si sta camminando, per aumentare l'effetto ottico, mentre nella parte superiore del corpo si devono contrarre i muscoli e lasciarli contratti così forte da provocare un tremolio continuo e omogeneo in tutto il corpo.
Waving: il waving style è la simulazione delle onde del mare fatte col corpo, in modo da rendere un'illusione ottica molto fluida e morbida. A differenza del popping non ci sono contrazioni muscolari; la caratteristica principale sta nel sapere isolare quanto più possibile ogni parte del corpo. Tanto più si è bravi ad isolare tutto il corpo e tanto più l'effetto sarà maggiore. Le principali difficoltà nell’eseguire le waves sta nel farlo lentamente. Difatti l'effetto reso è più semplice e sommario quando si fà velocemente. La bravura sta nel saper isolare ogni giuntura del proprio corpo da riuscire a rendere l'idea di un'onda lenta e continua. Uno degli errori maggiori che i ballerini alle prime armi fanno è quello di non eseguire il waving per tutto il corpo: ogni singola parte deve essere coinvolta (dalle dita della mano fino alla punta dei piedi) in modo da rendere l'effetto pieno e non spezzato all'improvviso.