Buon Salve wagliuuuuuuuuuuu e si ritorna sul pezzo (che non è un arma ….. precisiamolo) per riportarvi nella scena Calabrese ,che si rivela sempre più variata e intrinseca (Che appartiene alla cosa in sé, che entra nella sua essenza, che procede dalla sua intima natura ), con legami ed incroci tra persone e fatti che rendono questa “SCENA” molto piccante. Il fattore “EMIGRARE” è stata un’arma a doppio taglio, perché da una parte gli elementi di talento portavano la loro arte in altri paesi ,contribuendo alla crescita della scena di quel luogo e di conseguenza in Calabria rimaneva sempre un posto vuoto che, scemava col tempo; dall’altra la possibilità di essere valorizzati e poter crescere anche da un punto di vista professionale, intraprendere legami con persone più avanti di te e realizzarti in questo campo E PARTECIPARE A GRANDI EVENTI .Erano solo le Estati che regalavano una “Riunione” di artisti(che rientravano per vacanza e famiglia) tutti in un colpo a qualche jam in spiaggia. “EU MI FICI” TUTTE QUESTE FESTE ,ANCHE IN MONTAGNA. L’HIP HOP è fatto di persone che amano stare insieme con un sottofondo musicale! Tra le “ meraviglie “ , anzi le “magie” dell’hip hop, posso permettermi di parlarvi della storia di un grande DJ e nel suo racconto ecco che appaiono i bboys con affianco la storia del breaking di quel tempo e luogo. Qualcuno dirà: Bè è NORMALE! Sicuramente per chi fa parte di questo mondo è normale, ma per il mio Compare Fabrizio che fa il Cuoco ,tutta questa condivisione tra le persone attraverso la musica è Magia. Oggi vi porto ad Acri ,un paese interno della Calabria in provincia di Cosenza che è stato un punto di ritrovo per i Compà Dreush . Con ben 25 ragazzi seguiti dai maestri Rino e Ivan , Acri ospitava spettacoli per tutta l’annata con meravigliose manifestazioni e divertenti notti bianche. Acri sfoggia uno tra i miei Dj preferiti che nel 2007 suonò per il nostro primo evento: il Tirrenia Dreush a San Lucido! Lo vidi dipingere su un muro di Fuscaldo Marina il volto di una bambina e rimasi scioccato. A distanza di anni lo ritrovai a Firenze al Red bull bc one ,che fu per me una gioia immensa superare le selezioni e anche un turno grazie ai suoi pezzi Bomba che mi stragasano sempre. Ora è il nostro DJ del Valdo Beat ad’ Aosta ,tutti gli anni a Marzo, e speriamo di riuscirlo ad avere con noi anche al Calabreaking a Luglio in futuro. Ragazzi vi Presento Dj NersOne aka Ciccio u Bastardu
All’anagrafe sono Francesco Guglielmelli, ma sono conosciuto come Dj NersOne aka Ciccio B.
Sono nato e cresciuto ad Acri, una cittadina a circa 40 km da Cosenza, dove ho iniziato a muovere i primi passi nella cultura Hip Hop.
Prima di parlare del Djing bisogna fare un passo indietro fino al 1993, anno in cui mi sono addentrato nella cultura Hip Hop cimentandomi nel writing. Avevo una predisposizione naturale per il disegno e quando ho visto i primi graffiti mi sono fatto prendere totalmente dalla cosa.
Il writing è stato il mio primo amore, ed anche se ormai riesco a dipingere di rado, le emozioni che provo facendolo sono le stesse di quando ho tracciato la mia prima linea su un muro.
Intanto l’ascolto e la scoperta di musica legata alla cultura stava prendendo sempre più spazio nella mia vita. In pochi anni, riuscì ad accumulare una bella collezione di CD (specialmente di rap americano), ma ad un certo punto, intorno al 1998, ho avuto un déclic ed ho iniziato a comprare la musica che mi piaceva anche in vinile.
Il 1998 è stato anche l’anno in cui mi trasferì a Cosenza per frequentare l’università, e fu proprio lì che iniziai a conoscere altra gente che bazzicava il circuito Hip Hop. L’approfondimento attraverso il confronto in quegli anni è stato totale. L’incontro di persone che ne sapevano a pacchi non ha fatto altro che accrescere la mia sete di conoscenza e da li la svolta, tra il 2001 ed il 2002, con i miei primi turntables.
Di esperienze fondamentali ce ne sono state tantissime e, a dirla tutta, quelle più importanti per la mia crescita come persona e come artista, sono state quelle che conoscono in pochi o apparentemente meno significanti agli occhi della gente, ma che in realtà mi hanno lasciato ricordi indelebili e sancito legami indissolubili.
Tutte le collaborazioni in progetti musicali e non che, vista l’impossibilità di essere presenti in tutti gli innumerevoli eventi in giro per l’Italia, sono da sempre state il mio modo di supportare, nel mio piccolo, la scena Hip Hop locale e le persone che stimo.
A livello di curriculum invece, sicuramente posso citare le aperture ad alcuni dei mie artisti americani preferiti, come Talib Kweli, Beatnuts ed Edo G (che mi hanno lasciato anche grandi soddisfazioni a livello umano), varie serate con Lugi, Trix, Moddi, NextOne e tanti altri amici, con il raggiungimento di un mood che difficilmente si è creato in altre situazioni, e poi alcuni eventi di breaking come il Red Bull BCOne, il Battle of the Year ed il Give It Up (the Week).
Comunque, ci tengo a precisare che la credibilità di un individuo all’interno della cultura Hip Hop e la visibilità possono viaggiare su binari diversi. Puoi essere poco “conosciuto” a molti, ma essere “riconosciuto” dalla comunità Hip Hop nel momento in cui ti esprimi in quanto “spacchi” in quello che stai facendo. Questo tipo di valore rimane per sempre nel background di chi lo raggiunge.
Possiamo dire che la mia vita si è concretizzata attraverso l’Hip Hop, perché alcuni dei valori e delle regole non scritte sancite da questa cultura hanno influenzato il mio modo di affrontare il quotidiano. Poi c’è la questione dell’espressione personale, che è venuta fuori sicuramente attraverso due delle quattro discipline dell’Hip Hop.
Per descrivere la mia situazione uso sempre un espressione: “ho un piede in due scarpe”, per dire che ho scelto di conciliare la famiglia ed il lavoro col fare le mie cose legate all’Hip Hop. Questa scelta di vita mi permette di evitare certi compromessi, dovuti alle necessità di sostentamento, ed allo stesso tempo implica un sacrificio nel continuare a stare in gioco, per cui bisogna essere sempre sul pezzo. Credo che questo aspetto mi tenga legato alla fruizione originaria dell’Hip Hop, in cui te la dovevi andare a cercare, dovevi ingegnarti e sbatterti, nell’epoca in cui è diventato apparentemente mainstream in tutto il mondo.
Devo ringraziare l’Hip Hop per una cosa fondamentale: l’avermi fatto incrociare le strade di tante persone che mi hanno dato tanto e con cui, per la maggior parte dei casi, ho stabilito un grande rapporto di amicizia. A tal proposito ci terrei a fare un pò di nomi, perché la tendenza del ”mangia e scorda” di oggi non mi appartiene, e non appartiene alla filosofia che ci lega.
Fratelli dei tempi di Acri: Vince Sweet, Jonny, Vittorio, Emanuela Spneed, Marcello “u tedesco”, Giulio e Ivan Federico, Vincenzo Guido, Lucantonio Oliva e altri che ora mi sfuggono;
Fratelli dei tempi di Cosenza: Luca Mufl1 e Stefano (Minamò) , ASC Crew (Robbè, Marù e FZero), Lugi, Ramo, Melo, Amaele, Mirko Kiave, Rino Erre, Zope, Dj Intrippo, Dj Marcio (rip), Già Già, Dj Manueli, Dj ‘Mbatò, Dj Jumbo, Ciccio Sicilia, il Conte, Caramella, Meron, Cario e Brigante, Giupazù, ‘Ntony Crudo, Peeticchio, Tony Polo e tanti altri che ora mi sfuggono (perdonatemi);
Fratelli di oggi: Dj Trix, Moddi, Maurizio the NextOne, Duna, Den, Denis, Foglia e l’intera Break the Funk crew, Moder, Max, Dj Nada, Tesuan, Il Lato Oscuro della Costa, Dj Click, Sistema Assonnato, Brothermartin e tantissimi altri con cui ho condiviso e continuo a condividere delle esperienze indelebili.
Voglio menzionare anche una serie di persone delle nuove generazioni (importantissime affinché la cultura Hip Hop si tramandi alle generazioni future) con cui sto condividendo tanto: Sdido, Envy, Cannì, Cap, Qael, mio fratello Alessio, Maiki, Albino, Romini, Ibra, Elvis e tanti, tanti altri (sapete chi siete).
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno, ma sapete che il mio pensiero è anche per voi.
Un big up a tutti quelli che stanno portando avanti la cultura con sacrificio e dedizione.
Il più grande progetto futuro è quello di continuare a spingere quotidianamente, come ho sempre fatto, per portare il mio piccolo contributo alla cultura Hip Hop e dare delle basi su cui continuare alle nuove generazioni. I veri appassionati della cultura sono sempre meno e di conseguenza gli sforzi per portare avanti lo spirito dell’Hip Hop saranno sempre maggiori.
Poi ci sono diversi progetti in cantiere, legati ad eventi, ma soprattutto alla produzione musicale, insieme a Duna che coinvolgeranno un po di amici che condividono la nostra visione.
Purtroppo il mio trasferimento in Romagna mi ha staccato dalla scena della mia terra in quanto non ci sono state molte occasioni per prendere parte ad eventi (scendo giù di rado e per poco tempo, quindi si cerca di stare in famiglia), anche se seguo con piacere alcuni ragazzi sui social. Ormai, con l’avvento dei social, la scena è diventata “mondiale”. Chiunque, da qualunque posto, può interagire con la comunità mondiale ottenendo riscontro. Naturalmente bisogna muoversi e rappresentare in giro per completare la missione. Sicuramente nell’ambito breaking becco spesso in giro alcuni ragazzi calabresi che spingono agli eventi in Italia ed all’estero, come Telemare ed i Compa Dreush, Mowgly, Start, Solid ed altri.
Naturalmente sapete bene che storicamente la nostra terra ha partorito innumerevoli talenti, che hanno scritto importanti parti di storia dell’Hip Hop in Italia in tutte le discipline. Alcuni di questi li ho già nominati.
Con molti di loro ho il piacere di condividere qualche evento di tanto in tanto, ed è sempre una gioia.
All’epoca ci si beccava soprattutto alle serate Hip Hop a Cosenza d’inverno. In primavera ed in estate tutto si spostava alle jam all’aperto, organizzate nei posti più impensabili, ed al mare, tra jam, serate in spiaggia e murate sui lungo-mare nelle cittadine delle interminabili coste dei due mari.
Io ai tempi giravo quasi sempre con Luca e Stefano (Minamò Breakers), che erano un’istituzione del breaking calabrese e frequentavo, i “cerchi” della zona. In uno di quei cerchi conobbi Telemare. I primi Compa Dreush erano bambini all’epoca.
Telemare è sempre stato un personaggio, uno di quelli che conoscono tutti per intenderci, che quando incontravi qualcuno in giro e dicevi di essere calabrese, ti dicevano: “ah si, conosco Telemare”.
Si è sempre sbattuto tanto ed è sempre riuscito a miscelare l’Hip Hop con le tradizioni calabresi in tutto quello che faceva. Iniziò ad organizzare eventi sulla costa tirrenica ed un anno mi chiamò per un contest di breaking a San Lucido insieme a Lugi. Fu lì che consolidammo la nostra amicizia. Bella situazione… terrazzino del locale che affacciava sul mare, casse di dischi e tanta voglia di stare bene!
Guagliù un abbraccio a tutti, peace.
Ciccio B.